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lunedì 17 luglio 2017

RECENSIONE: LEE BAINS III + The Glory Fires (Youth Detention)

LEE BAINS III + The Glory Fires   Youth Detention (2017)







Là dove il debutto era un concentrato di southern/swamp rock caricato a salve da accecanti, limpide e calde striature soul distribuite anche lungo tranquille camminate nel country, nel secondo disco, anche se pasticciato in produzione, venivano lucidate a dovere le canne dei fucili, pronte per sparare una raffica di tosto e spavaldo garage rock, sporco proto punk-i fumi da polvere da sparo di Stooges e MC5 apparvero ad intossicare in continuazione-con chitarre sature di fuzz e feedback, in questo terzo disco YOUTH DETENTION si prosegue su quella strada minata e pericolosa. Tanto da non sembrare nemmeno la stessa band di quell'esordio. Le chitarre di Andy Wallace davanti in prima linea, la voce e i testi-che contano- di Lee Bains immediatamente dopo, in lotta per catturare la scena attraverso strofe pesanti e taglienti di denuncia sociale dedicate, come scritto nei credits, a tutta la valorosa gioventù americana che ha combattuto per i propri diritti indistintamente dal colore della propria pelle, dal sesso e classe sociale. Per non sentirsi straniero nella propria terra, per combattere per la libertà: motti che qualcuno potrebbe scambiare per anacronistici ma purtroppo sempre validi a certe latitudini. Pochi ricami e tanta furia, il messaggio prima di tutto. Si parte dalle ingiustizie presenti dai bassifondi della loro Birmingham (Alabama) e si amplia il discorso a livello nazionale verso i piani più alti. Potrebbe bastare l’ascolto della belluina doppietta piazzata a metà disco, formata da ‘I Can Change!’ e ‘The City Walls’ per capire gli intenti barricaderi della band. 17 canzoni, infarcite di slogan nati dal basso, per poco meno di un’ora dove i momenti di calma si riducono giusto a un paio, tra cui l’acustica ballata dagli umori sudisti ‘The Picture Of A Man’. Lee Bains è incazzato e ha tanti buoni motivi per esserlo ma poche band americane hanno il loro coraggio in questo momento.





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