mercoledì 4 novembre 2015

RECENSIONE: JOE ELY (Panhandle Rambler)

JOE ELY Panhandle Rambler (Rock’Em Records, 2015)






Autostop per il Texas
Texas Panhandle è la regione più a nord del Texas, la città più popolare è Amarillo, e uno dei suoi abitanti più conosciuti è Joe Ely, da poco insignito del titolo di musicista texano per l’anno 2016. Il Texas è terra di confine, landa di strade polverose, rotaie e deserti che Ely ha percorso migliaia di volte durante i suoi tour da 150 date l’anno, dagli esordi con i Flatlanders, il supergruppo condiviso con Jimmie Dale Gilmore e Butch Hancock, ai primi dischi solisti (HONKY TONK MASQUERADE, del 1978, il suo picco), al tour americano con i Clash del 1979 di cui fu promotore, fino al piccolo gioiello uscito nel 1995, LETTER TO LAREDO, che conteneva la celebre Gallo Del Cielo scritta da Tom Russell. Nessuno come Ely sa colorare di heartland rock e tex mex la desolazione di quei luoghi, dare dignità ai vagabondi che passano da lì (Borderless Love si carica il destino degli immigrati), dare una speranza ai sogni di chi ci è nato. Tra introspezione (Cold Black Hammer) e narrazione (Coyotes Are Howlin’), uno dei suoi lavori migliori in assoluto. Enzo Curelli 8 da CLASSIC ROCK #36 (Novembre 2015)



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